NEWS

CONFIGURA L'APPLICAZIONE "CALENDARIO" E PORTA LA ROMA SEMPRE CON TE!

giovedì 7 aprile 2011

Mexes: "quasi" adieu

Ecco la versione integrale delle dichiarazioni di Mexes dopo l'intervento al ginocchio di ieri effettuato a Villa Stuart. Il difensore sembra ormai quasi definitivamente del Milan, ma DiBenedetto e soci si faranno scappare un campionissimo come Mexes? Cosi facendo, oltre a perdere un giocatore formidabile, la Roma non riceverebbe nessuna somma di denaro ed anzi, sarebbe costretta a spendere per acquistare il cartellino di un sostituto del francese.
Sembra quindi che le ipotesi legate ad uno scambio di favori tra la dirigenza del Milan e la ormai ex dirigenza della Roma non fossero del tutto peregrine. Certo se i due eventi dovessero accadere, sarebbe difficile far credere a tutti i tifosi romanisti che si tratti esclusivamente di una coincidenza.


"Difficilmente il cambio societario potrà influire sul mio futuro: sono più per andare via che per rimanere. Dopo sette anni dico che la mia vita l’ho fatta a Roma, sono di qua. Ma ho avuto cose personali che mi hanno portato a riflettere. Sono scelte di vita e, pur legato alla società, devo pensare anche alle mie cose. Non c’entra il cambio di allenatore, con Vincenzo va benissimo. Ieri con Francesco abbiamo cercato anche di ridere e non ho parlato del mio futuro. E’ vero ho pianto prima dell’intervento, ma anche dopo perché ho visto i miei compagni, mia sorella, mia madre, le persone che mi vogliono bene. Le lacrime della partita contro la Sampdoria, però, rimarranno per la vita. Alla Roma auguro di vincere lo scudetto prossimamente. Andare al Milan? Se ne parla tanto, probabilmente sì. Ma né in Italia né all’estero troverò una squadra come la Roma. Il calcio è così la vita ti fa fare altre scelte.
(e riguardo il suo infortunio,ndr) Nonostante tutto, sono fiducioso e felice perché dopo un giorno già cammino. Ora a Trigoria decideremo come programmare l’iter di riabilitazione, scegliendo una persona che mi seguirà e la cose più utili da fare. Domenica ho
sentito il ginocchio che ballava tutto, ma poi negli spogliatoi stavo meglio ed ho deciso di provare. Poi però ho sentito che ha ceduto e quindi ho chiesto di uscire. 
Mi dispiace non poter aiutare i compagni, mi dispiaceva anche per il secondo tempo contro la Juventus. Ora mancano sette partite e farò come Francesco, quando si è fatto male ed è stato vicino alla squadra. Chi mi ha telefonato? L’Auxerre, i dirigenti della nazionale francese e la Roma"

Nessun commento:

Posta un commento