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venerdì 26 agosto 2011

La Roma è fuori dall’Europa


Il fattaccio si è consumato ieri sera, dalle 20,45 in poi allo stadio olimpico di Roma.
La partita ve la riassumo in poche parole, tanto 45.000 di voi erano presenti e molti altri saranno stati davanti alle televisioni.
La Roma ha giocato bene, è cresciuta sul piano tecnico e tattico, si sono avute delle belle sorprese (l’inarrestabile Angel sulla fascia sinistra), ha dimostrato di sapere eseguire i compiti assegnati dal mister, e poi la solita doccia fredda a 10’ dalla fine.
Ora elenchiamo i motivi di una sconfitta per molti versi annunciata.
 Cominciamo con il dire che le colpe sono di tutti; all’inizio rimarrete sorpresi per la ripartizione di esse, ma poi probabilmente condividerete in pieno.
Cominciamo con lo sgravare il reparto difensivo, in quanto anche se la partita è importante un errore può capitare a tutti. Certo cominciano ad essere un numero preoccupante.
Una parte di colpa (equivalente alla precedente) va all’attacco; i giocatori in avanti hanno creato un gran numero di occasioni ed hanno seminato scompiglio nella difesa avversaria più e più volte, ma quando si è trattato di buttarla dentro (in fin dei conti è quello che conta) non ci sono riusciti. Non possiamo pensare che ci sia sempre Perrotta (gran centrocampista, ma non certo con dei piedi alla Pelè) a salvare il risultato.
Ora i maggiori colpevoli (l’ordine non è importante): allenatore, giornalisti e tifosi (o sedicenti tali).
Cominciamo dai giornalisti, che dovrebbero smettere di destabilizzare in ogni momento l’ambiente romano. Il loro compito è dare le notizie, non ideare casi di stato quando non ce ne sono.
Mi riferisco all’infinita polemica riguardante Totti e l’allenatore di turno: “Non lo fa giocare? Perchè non lo fa giocare? Anche se sta male deve giocare; anche se sta bene non deve giocare. E’ il mister che decide o è Francesco? Lo spogliatoio della Roma è come la massoneria? C’è un piano segreto per mandare via Totti?”.
Ora passiamo ai (alcuni) tifosi: non si può essere solo “pro o anti Totti: è immortale o è una pippa”: Francesco è un campionissimo che può ancora dare tanto alla sua Roma (lo abbiamo visto tutti e chi dice che non è vero è un laziale), ma non si può pensare che Totti a 35 anni possa avere nelle gambe lo stesso minutaggio di 10 anni fa. E questo alimenta la polemica creata dai giornalisti (vedi sopra).
Ora è il turno del mister, che non è esente da colpe: non voglio parlare della scelta di Cassetti come centrale ed Heinze in panchina anche dopo l’uscita di Cicinho (sostituito da Rosi), ma in Italia siamo tutti allenatori e questo ha stupito anche me.
Voglio parlare della scelta di schierare una squadra di giovani quando si deve vincere per forza, e del fare una sostituzione azzardata (Okaka su Totti), quando mancano 20 minuti alla fine di una partita nella quale devi ancora segnare il goal che ti permette di passare il turno.
E’ l’allenatore che decide i cambi, ma forse affermare la propria autorità in un momento cosi delicato non è la scelta migliore.
Leggete queste righe e pensate a ciò che ho scritto: riflettiamo tutti su cosa è meglio per la Roma.
Potete condividere o pensare che ho scritto un sacco di fesserie; il punto è che iniziare la stagione fuori dalle coppe europee è una pagina nera del calcio romanista che non deve assolutamente ripetersi ed è anche compito nostro far si che ciò non accada mai più.

Forza Roma

1 commento:

mancio ha detto...

assolutamente d'accordo, critica lucida e distaccata.

ma a mio parere, anche se forse prematuramente, sarebbe il caso di riflettere di più sull'allenatore, o almeno su come si è presentato... che l'ambiente intorno a lui sia pessimo non può giustificare alcuni dei suoi atteggiamenti.

tanto per dirne una, borriello: giocatore da mettere sul mercato utilizzato in europa per 10 minuti scarsi giusto per negarti gli acquirenti più facoltosi e dimezzarne il prezzo...
a questo punto portarselo in panchina al posto di okaka o verre non sarebbe stato male contro lo slovan, visto che ormai il danno lo avevi fatto, invece niente, si è portato okaka e verre... così sembra un mero capriccio... c'era in gioco la qualificazione all'europa, e una cosa come 5 milioni di diritti televisivi SOLO per i gironi... potevi rinunciare per UNA partita, una partita importante, sopratutto in un momento di carenza d'organico, a portarti per forza tutti sti regazzini.

altro esempio: osvaldo. nulla togliere a lui, per carità, ma 18 milioni, dico 18!!! sai chi ti ci potevi comprare??? sabatini non lo voleva, ma lui ha insistito e siamo stati costretti a sparare la cifrona... tra l'altro è un giocatore molto simile a borriello, quindi anche qui non mi capacito, anche questo sembra quasi un capriccio...

ultimo esempio: la terza sostituzione contro lo slovan: okaka al posto di totti.
premetto che io sono il primo a non apprezzare per niente il comportamento e l'influenza di totti e i problemi che causa di volta in volta, ma non credo di essere il solo ad aver notato che la squadra ha iniziato a giocare solo quando il capitano ha iniziato a tornare a prendere la palla a centrocampo per poi impostare il gioco (prima erano solo lancioni sblilenchi verso il fondo). è lui che la stava facendo giocare, tutto passava per i suoi piedi. toglierlo per lasciare questo compito a chi già aveva dimostrato di non poterlo fare (simplicio perrotta e viviani) per inserire un finalizzatore (tra l'altro okaka...) e lasciando in campo solo giocatori giovani e inesperti o non di qualità (senza offesa) a me è sembrata una vera assurdità, un gesto per prendere una posizione, perchè tatticamente fatico a trovare altre ragioni... e in fatti la squadra è crollata e abbiamo subito gol.

tirando le somme mi sembra si stia approcciando al calcio italiano in generale e all'ambiente romanista in particolare con superbia e poca delicatezza, e nel farlo a mio parere ha già fatto diversi danni (anche e sopratutto economicamente parlando...), spesso agendo in maniera che in tutta bontà sembra immotivata o addirittura frutto di impuntature.
mi sembra tenga poco conto di ciò che è realmente importante per la squadra, dando attenzione solo alle sue menate da allenatore spagnolo fomentato.

questo ovviamente non impedisce in nessun modo che da qui a qualche settimana riesca a portare in campo (e lo spero molto) una squadra che vinca e convinca, ne nega che possa essere un allenatore di valore, ma non toglie che sia un pessimo modo di presentarsi, non è che solo perchè vieni dal barcelona puoi fare come cazzo ti pare...

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