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mercoledì 7 dicembre 2011

Esonerare Luis Enrique: UNA FOLLIA!

Questo doveva essere un anno di transizione, cambiamento, rivoluzione culturale. Chiamatelo come volete ma non dite che non lo sapevate!

Il 16 Aprile, durante la conferenza stampa che annunciava l'acquisto della Roma da parte del gruppo americano, Thomas DiBenedetto era stato molto chiaro: la Roma avebbe subito numerosi cambiamenti che l'avrebbero portata ad essere una potenza internazionale.
Il 21 Giugno la società ha dato le chiavi della squadra a Luis Enrique, che fin dall'inizio ha illustrato la complessità del progetto, ma non si è mai tirato indietro.
Il 31 Agosto si è chiuso il calciomercato con gli ultimi colpi di Sabatini e del suo staff; questo significa che parte dei nuovi acquisti della Roma (in tutto sono 11) sono stati messi a disposizione del mister da Settembre inoltrato.
Tirando le somme in base a questo ultimo dato temporale, il tecnico asturiano ha lavorato con la squadra al completo (salvo infortuni) per circa 90 giorni.
Tutti i tifosi hanno compreso la complessità dell'ambizioso progetto Roma, ed hanno dimostrato il loro sostegno alla squadra il 20 Novembre in occasione della partita casalinga con il Lecce (striscione "Mai schiavi del risultato").
Il problema è che Roma - Lecce è finita 2-1, e la Roma aveva vinto anche la partita precedente (0-2 a Novara), e questo aveva convinto quasi tutti i tifosi della Roma che la squadra fosse diventata invincibile, che il progetto di cambiamento del modo di giocare fosse già completato, che la ROMA POTESSE VINCERE LO SCUDETTO!!! (è stato detto anche questo).
Risbatutti violentemente sulla terra dalle due sconfitte di Udine e Firenze, per forza di cose si è cercato un capro espiatorio su cui sfogare la propria delusione per i risultati negativi e forse anche per la vergogna per aver sbagliato in maniera cosi grossolana la valutazione sull'attuale livello della squadra.
Questo non deve certo essere solo il mister, ma soprattutto non si puo parlare di esonero a tre mesi dall'inizio del suo lavoro, dopo una campagna acquisti di 40 mln finalizzata a far rendere al massimo il SUO modulo di gioco estremamente particolare ed affascinante, dopo aver guadagnato 12 punti in meno della prima in classifica in un campionato mediocre che vede 12 squadre raccolte in 13 punti. E dopo aver gridato al miracolo due partite fa dopo Roma - Lecce. Almeno per dimostrare un minimo di coerenza.
E' una strada lunga e difficile. E non dite che non lo sapevate...



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