Si è conclusa con un pareggio a reti inviolate la più classica sfida tra club italiani, che però quest'anno si è presentata in una veste assai diversa dal solito.
Sono ormai alcuni anni che Roma ed Inter si sfidano ai vertici delle competizioni nazionali; quest'anno invece è stata una sfida "per la salvezza".
Non per la salvezza in campionato, ma per assicurare la panchina al mister dell'Inter e per dimostrare che il progetto Roma prosegue, malgrado i risultati poco soddisfacenti di inizio stagione.
Beh, tralasciando le beghe in casa nero-azzurra, i giallorossi hanno risposto nel modo migliore.
E' mancato solo il gol (lo ha sottolineato anche il mister, assicurando però che arriveranno a valanga anche quelli), ma la Roma ha giocato una partita di altissimo livello.
La squadra della capitale -ha avuto per la maggior parte del tempo il predominio assoluto del campo, merito di un possesso palla di molto superiore a quello agli avversari, che comincia a ricordare, seppur vagamente, quello dei campioni d'Europa del Barcellona. Il possesso del pallone è stato gestito sempre con tranquillità, cercando sempre il passaggio al compagno più vicino. Questo, unito ad alcune giocate di classe dei singoli, ha permesso ai giallorossi di andare più volte vicini al gol.
Anche la difesa, formata da Burdisso e Kjaer (al debutto ufficiale in maglia giallorossa) ha funzionato egregiamente.
L'unica nota negativa del match è stata l'infortunio del portiere Marteen Stekelenburg, colpito alla tempia con una pedata da Lucio. L'olandese ha perso i sensi in campo ed è stato portato d'urgenza all'ospedale. E' stato quindi sottoposto a due tac risultate negative e dopo un'osservazione di 24 ore è stato dimesso, scongiurando qualsiasi tipo di complicazione.
Il progetto Roma va avanti e la squadra, malgrado quello che viene scritto su alcuni giornali, ha piena fiducia nell'allenatore.
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